E comincia la nuova stagione si, lo si evince soprattutto dal parcheggio tornato pieno. Era caldo fino a ieri, oddio non che st’estate sia stata propriamente calda, fatta eccezione per quell’exploit a luglio e la settimana scorsa, ma fatto sta che di qui a poco si tornerà a cantare le canzoni di Natale e a mettere le gomme da neve sulla macchina. Sono andato anche in ferie quest’anno, e anche se si pensava a lontane spiagge con la sabbia bianca e l’acqua cristallina, poi si guardava il portafoglio e calava un velo, neanche troppo sottile, di tristezza. E allora si è optato per un weekend a Jesolo e poi una quattro-giorni in Toscana, in luogo di una vacanza a Bolzano che mi avrebbe consentito di apprendere anche i rudimenti della pesca d’alta quota. Io e la morosa quindi siamo andati in Toscana dove ho scoperto ci sono millemila torri, che una volta i ricchi sboroneggiavano così, poi sono passati un 6/7 secoli e le cose non sono minimamente cambiate, e dove ho scoperto la passione per le scalate della morosa, che ogni giorno me ne faceva scalare una. Scalare non è termine scelto a caso, data la quantità di scalini che occorreva salire per arrivare in sommità. La più bella è stata quella “del Giotto” cioè il campanile del duomo di Firenze, dove arrivati in cima un bambino non contento voleva salire anche la ringhiera con cappottina messa per evitare che la gente si butti di sotto. La più ansiosa quella di Pisa, dove il parapetto è bassissimo nonostante i 60 metri di quota. Firenze non mi è piaciuta tantissimo, cioè, straordinaria niente da dire, ma forse la fama che le appartiene aveva creato in me, giovanotto della provincia rurale, troppa aspettativa, e l’ho trovata un po’ trascurata, mica come Siena, per dire, Siena si domina indiscussa, è proprio bellina, io ci andrei anche a vivere a Siena. Poi c’erano le città medievali, la campagna, il letto diviso in due coi materassi su due altezze diverse, la piscina con l’acqua fredda e a un certo punto arrivato il giovedì e siam dovuti tornare a casa ,con somma tristezza. Ma apparte ste cose, io ero qua per dire che è cominciata la nuova stagione e che fra un po’ arriva l’inverno e a me l’inverno non piace. E neanche il Natale.