CARBONERA - Temerari. Non c'è altro aggettivo che qualifichi i nostri eroi.Non temono il caldo, non temono la paura, non temono l'afa, le zanzare e le pestilenze.E si battono.Senza esclusione di colpi.Corrono virtualmente su è giù per il terreno di gioco senza pausa nè sosta, con la sola pressione di abili dita che volano sul joypad in una danza a due mani, veloci vanno i giocatori: scartano, tirano, crossano e sgambettano veloci come il Pelide Achille.
Al Gaetano's Stadium di Carbonera l'inizio è fissato per le ore 19 locali, e i primi atleti arrivati, occupano già le sedie dei tavolini dei bar, e mentre scartano le fans vogliose...di autografi, parlano già di strategie e tattiche, mentre infondono nel loro corpo l'energia di bevande che i disinformati scambiano per "spritz".
Dopo i convenevoli, dopo l'arrivo di tutti, dopo che televisioni, cavi e playstation, sono stati assicurati al loro ruolo, si parte.
La tensione è palpabile.Gli sguardi si fanno insanguinati.Aria di sfida si espande nell'ambiente, e data la temperatura già elevata prima della gara, non è l'unica aria che si espande per l'ambiente.
All'improvviso, il fischio d'inizio.
Ora non è più tempo di parlare.Le mascelle si serranno per la concentrazione e i denti stridono; il giocatore Pistollato sentenzia: "le gion son fer!" , e da quel momento la parola passa al ticchettio delle dita.
La fase eliminatoria parte con lo scontro tra il team carioca Zanchetta-Schiavon e Casaburi-Russo espressione dell'italico stivale.La tensione tradisce i primi due che sbagliano formazione e soccombono per due reti a zero.Ma il gioco ispirato alla samba fa divertire il pubblico presente e diverte gli stessi giocatori, mentre la sostanza e la praticità del gioco italiano decidono le sorti dello scontro.
Le fasi di gioco si alternano a degustazioni di pizza e birra, mentre Pietro Zanusso, in piena libertà, si lascia andare alla sua parte animale, e rivela a tutti la sua malcelata caratteristica di "bronsa cuerta" , e alterna parole in italiano corrente a simpatici suoni gutturali, colpevole ne è la birra, che a fiumi scorre tra i tavoli del Gaetano's Bar, e che contribuisce al recupero dei sali minerali dei nostri eroi.Gli altri partecipanti seguono l'esempio, nelle degustazioni e nei suoni tipici del maschio privato della compagnia femminile.
Le fasi di gioco si succedono senza interruzioni, il team Russo-Casaburi si concede numerse espressioni nella loro lingua madre, o in uno stentato dialetto veneto, suscitando l'ilarità degli altri partecipanti, mentre la coppia Marchetti-Sbroggiò, complice l'inesperienza di quest ultimo, esprime un ottimo calcio, ma manca di finalizzazione e questo ne comprometterà il risultato, decretandone alla fine il IV posto.Gli argentini Zanusso e Pistollato si affidano all'accoppiata esperienza-istintività, Pistollato rende il gioco molto veloce complice la sua voglia di ritirarsi a casa quanto prima, "parchè mi doman gò da 'ndar lavorar!" sentenzia nuovamente.Alla fine risulteranno terzi, vincendo la finalina con il suddetto team portoghese Marchetti-Sbroggiò.
Dopo un roccambolesco girone eliminatorio alla finale accedono i brasiliani Zanchetta-Schiavon e gli italiani Russo-Casaburi.E tra un passa e metti, un tacchetto e un colpo di testa, un ammonizione e un espulsione, che comporta il concludersi della gara con soli 10 giocatori per i carioca, tra un assist di Schiavon e una rifinitura di Casaburi, un tiro di Zanchetta e una magia di Russo, 90 minuti passano in un batter d'occhio e al 90° gli italici giocatori, discendenti di vecchie generazioni di conquistatori, vedono aprirsi le porte del successo, e conquistano la 2^ coppa del Torneo di PES 2008-Fioi dell'Oil featuring El Fiol de Fastweb.Russo si fregia di poter calpestare il gradino più alto del podio per la seconda volta consecutiva, mentre Pietro vince la classifica marcatori.
Alle 00.30 i giochi sono finiti, e i nostri atleti si recano alle loro abitazioni per rinfrancarsi del giusto sonno.Le asprezze e le rivalità sono passate, si ritorna alla vita e quel che era gioco rimane confinato nel campo, mentre al di fuori di esso la vita continua.I nostri si salutano con un abbraccio, regalando un grande esempio di sportività, dal quale tutti gli sport dovrebbero attingere a piene mani.
Il prossimo appuntamento allo Sbroggiò'Stadium, dopo le calure estive.
Per ora è tutto.Il corrispondente Mauro Schiavon, Villorba, linea allo studio.
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