2 apr 2010

Baustelle

Il bello dei testi del Bianconi è che quando si capiscono, un po’ come quelli di Battiato, per dire, se si capiscono, si capiscono dopo tre quattro ascolti, quindi io la maggior parte delle canzoni di questo cd, le devo ancora capire. Musicalmente invece per ora ho capito che si sentono un sacco di atmosfere alla Morricone. Il cd nuovo dei Baustelle si intitola "I Mistici dell’Occidente" e da prodotto del succitato gruppo qual'è, non delude, al primo ascolto, al secondo invece un pochino si, perché non è così come uno si è abituato dopo l'incisivo e variegato Amen e il creativo e sbalorditivo La Malavita, che secondo me resta il migliore da quando sono passati alla Warner, e sono diventati un po’ meno Indie. La principale cosa che salta subito all’orecchio, sempre al primo ascolto è che canta quasi sempre il Bianconi: uno ascolta le canzoni e si aspetta che dietro l'angolo prima o poi sbuchi il duetto con la Rachele, o che venga fuori la canzone cantata per intero dalla componente femminile del trio, e invece niente, la voce bellissima e inconfondibile della Rachele non c’è quasi più, apparte in due, forse tre, canzoni nelle quali fa una piccola comparsata nel ritornello. Questo fino alla terz'ultima canzone quando all'improvviso invece, arrivato ormai alla fine del cd, e cioè alla penultima canzone per chi ha la versione deluxe, che si scarica dall'iTunes e ti danno anche il libretto in pdf, arrivati alla penultima canzone, che si chiama l’ultima notte felice del mondo, canta anche lei in uno stile vintage-francese da citroen ds, che niente ha a che vedere con i ritmi sincopati come la canzone del parco o revolver di vecchia memoria. Poi la stessa canzone viene riproposta in duetto col Bianconi, sempre nel cd versione deluxe, che uno poi si pensa anche che sto Bianconi comincia ad essere un attimo invadente, però a sentirli duettare insieme questi due cantano bene e le voci si fondono che è un piacere. Insomma è un pò uno cercare il pelo nell’uovo, ma secondo me i Baustelle, c’è poco da dire, con questo cd continuano a dominare indiscussi nella scena musicale italiana degli ultimi anni.

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