L' HJF, che non è un presidente americano, ma l'Heineken Jammin' Festival, non è che sia proprio un evento che si possa dire particolarmente fortunato da quando l'hanno spostato a Mestre. Nel 2007 una tromba d'aria che fa volare via il palco e ieri un nubifragio di tropicali dimensioni che costringe le migliaia di persone a ripararsi chi nei gazebi sparsi qua e là, chi sotto ai camion; chi temerariamente invece resta nella fossa sotto il palco, e si ripara dopo dentro i giubbotti domopack-style della protezione civile in stato ipotermico. Dopo il diluvio, sospesi i Green Day non c'è rimasto che tornarcene a casa con le pive nel sacco, come si suol dire, mentre Billie Joe e il suo eyelinear chissà che facevano, del resto davanti al palco era una palude e non è che in giro per il parco fosse molto meglio, tant'è che i piedi miei e della morosa, sopravissuti quasi asciutti al violento nubifragio, trascorso dentro un gazebo enogastronomico, che se il mal tempo si protraeva per delle settimane almeno le provviste non sarebbero mancate, hanno dovuto soccombere immediatamente una volta usciti dal gazebo, e dentro alle scarpe si andava a creare un microclima ideale per pesci e pescetti prima, per muschi e licheni poi..debbo però dire che, una volta passato il mal tempo, nota di demerito, l'organizzazione neanche ha avvisato che il concerto era sospeso e molti, come a voler ricreare una padana Woodstock, erano rimasti sotto il palco a invocare i Green Day, mentre noi, più prudenti e con l'esperienza che ci appartiene, passeggiavamo sulla stradina asfaltata, cercando voracemente delle notizie. Alla fine, come diceva l'alto comandante supremo capo delle forza armate che mi fece da guida durante la visita militare, fornendomi un'importante insegnamento di vita, e che per l' appunto diceva "nel dubbio, seguite la massa", abbiamo guadagnato l'uscita del parco, come profughi di una mancata elevazione dello spirito artistico-musicale all'interno dei nostri ustionati corpicini. Ustionati sì, perchè durante il giorno la temperatura stava sui 30 gradi, 800 percepiti, e nè l'ombra nè la crema hanno preservato le nostre troppo candide carni e svariati rossori sono apparsi.
La Fredda Cronaca
I concerti, in particolare quello degli Editors, ma anche quello dei Rise Against, sono stati belli da vedere, anche se non emozionantissimi, non facendo parte del mio repertorio musicale, quello dei 30 seconds to Mars invece no: il cantante Leto che ogni 2 minuti chiedeva al suo pubblico di battere le fottute mani, fare un fottuto casino, o fare dei fottuti salti per creare un fottuto cratere sotto il fottuto palco, era eufemisticamente, ma soprattutto fottutamente, fastidioso. I Green Day, maledizione, non sono pervenuti.
Update
Stamattina poi la notiziona, invece di vederm i Green Day, gli organizzatori mi barattano Billie Joe con Fergie..e quindi ci si vedrà i Black Eyed Peas stasera.
Comunque io sti eventi li sposterei, non tanto di luogo come chi vuole riportarlo a Imola, ma di stagione che a Settembre viene via più fresco, fa scur prima e anche i tecnici delle luci son contenti..
Nessun commento:
Posta un commento