2 set 2011

La fine

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Ebbene signori, io dopo tanti anni, chiudo.

E' la fine.

Perché non ho la costanza, e se ne avessi mai avuta, ora ne ho anche meno.

Mi trovate da altre parti.
E basta.

13 ago 2011

Priorità

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E' altresì sconcertante che all'improvviso si vengano a dimenticare le vere priorità del paese. Che così, ad un certo punto della loro storia, il povero Silvio e la sua allegra carovana, abbiano dovuto mettere da parte quelle che fino a ieri erano le vere priorità del paese necessarie per dare la svolta definitiva, e in meglio a questa povera Italia (ovvero le intercettazioni, la divisione delle carriere, i processi brevi o lunghi, il ponte sullo stretto...) per dedicarsi a questa futile manovrina, piovutagli tra capo e collo da un giorno all'altro senza il minimo preavviso. Visto che, come dicevano loro fino a poco tempo fa, non è vero che in Italia c'è crisi in quanto ogni famiglia possiede oramai almeno una lavatrice.




11 ago 2011

Parte di un ragionamento più grande #1

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Allora adesso bisognerebbe sperare che aumentino i consumi, sperare che l'anno prossimo il consumo di petrolio aumenti, anche se fino all'altro ieri bisognava risparmiare su tutto e consumare meno, perché invece, nom deve aumentare l'inquinamento. Anzi se lo riducessimo sarebbe meglio. Stiamo riciclando ormai (e finalmente) tutto o quasi per non inquinare. Mia madre stacca anche l'alluminio dal tetrapack, per dire, e invece adesso bisogna sperare anche in quello che fino a ieri era considerato sbagliato e condannato alla fine, purché qualcosa indichi che i consumi ripartano e che le cose tornino come prima. Per dare nuova linfa a questa finanza malata e per far si che questa strana economia riparta. Con buona pace dell'eco-sostenibilità. E poi siamo in mano a queste società: standard & poor's (poveri e omologati), moody's (lunatici) (che cacchio di nomi si son dati poi..) e fitch, che danno voti, influenzano il mercato e non si capisce da che pulpito. E che poi sono gli stessi che davano ottimi voti a Parmalat o Lehman Brothers. Qualcosa non va. Manca di coerenza.




4 ago 2011

Ricchi e Poveri

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Come non accorgersi che, di questi tempi, i ricchi pagano meno dei poveri? Meglio essere ricchi. Diventare ricchi scatena un turbinio di concatenazioni per le quali poi si diventa sempre più ricchi. Ma come diventare ricchi? Non si può, perchè l'ascensore sociale sta svanendo. I ricchi ci tengono a rimanere chiusi tra pochi intimi, in una sorta di casta, un pò come i politici. Quindi la prossima volta vedete di nascere figli di gente ricca, così potete diventare ricchi. Guai poi a parlare dei ricchi e dire che i ricchi sono una classe sociale, o ceto, perchè classe sociale fa tornare alla memoria lotte operaie, di classe appunto, da tenere accuratamente nascoste, di questi tempi, guai a dire che i ricchi sono privilegiati, dicevo, e che dovrebbero dare di più dei poveri, guai a dire che sarebbe giusto che chi si può permettere di vivere grazie a elevate rendite finanziarie, debba pagarci le tasse come chi vive di poveri stipendi in fabbrica o ufficio, perchè è sempre dietro l'angolo l'accusa di giustizialista, sovversivo, nemico del lavoro o di portatore di vecchi pensieri che non stanno più bene, fino all'accusa più grave: quella di comunista. E intanto la crisi l'hanno causata le banche e la paghiamo noi. Ma non si dice.




2 ago 2011

Inconsapevoli

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Non credo che ci sia da prendersela, che ne sanno loro? Cioè son lì che fanno una vita strana, non capiscono, non sanno. Di giorno in Parlamento, di sera chissaddove. E non hanno la più pallida idea di cosa sia vivere con mille euro al mese, loro ne prendono trentamila e in tre mesi potrebbero comprarsi un appartamento. Poveri, non sanno, penseranno che mille euro al mese siano una favola come i coccodirilli bianchi di New York o altre leggende metropolitane. L'Italia va a rotoli ma non loro non capiscono, "come può esserci la crisi se ci sono stipendi come il mio" si diranno "è impossibile". E allora prendono e vanno in ferie 40 giorni. Convinti che non ci sia crisi se si possono fare 40 giorni di ferie. E intanto l'Italia va a remengo. E loro sono in ferie da domani a riposarsi.


21 lug 2011

Altro che le moto

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A un certo punto arriva l'estate ed escono per strada delle persone che una volta saliti sul loro mezzo e portatisi con lo stesso sulla pubblica strada, impazziscono e perdono la ragione.
Questi si muovono in gruppo, o meglio in sciami, occupano con la loro ingombrante presenza tutta la corsia, si muovono senza rispetto, maledicono gi altri se osano farglielo notare con leggeri e delicati colpi di clacson, e con la loro condotta scellerata sono una minaccia per se stessi e soprattutto per gli altri, inoltre disconoscono ogni regola del civile comportamento e della strada.
Queste persone, che spesso ignorano anche i semafori rossi, si muovono all'interno di sgargianti tutine colorate e, negli ultimi anni con in testa anche un folcloristico caschetto, e qualsaisi strada essi percorrano la occupano con arroganza e come ne fossero i padroni.

Ecco io vorrei dei missili sulla macchina a volte.



12 mag 2011

Phisique du Role

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Uno poi si alza una mattina e si mette dei pantaloni che erano 3 o 4 o forse 5 mesi che non metteva, e vede che, non solo la cintura è diventata una pura proforma, un optional da inserire giusto per dare un senso ai passanti dei jeans, ma addirittura che fa fatica a chiudere l’ultimo bottone di detti jeans. Poi nota lo trasbordare della pancia dal jeans mentre guida o mentre è seduto..brr. Oh niente di che, gentili lettori, vanto sempre 1,90 per 78 kg e gli ultimi 8 kg sono quasi stati interamente acquistati in palestra e quindi sono di massa magra, che a dirla tutta sparpagliata in un metro e novanta non fa chissà che effetto. Ma in ogni caso, caro lettore, tutto prosegue bene percorrendo l’asse verticale che collega collo e pancia, ma poi inesorabilmente si arriva all’ombelico, ed è lì che compare malefica la quasi odiata rotondità. E allora uno si mette anche a correre. Che non è male. Adesso dall’alto delle mie tre uscite settimanali, da 3 km quasi l’una, non è che possa dire molto sui risultati, ma vi terrò informati. Soprattutto sulla leggenda del Six-Pack. Che secondo me è come il mostro di Lochness: si vede solo in foto.

26 apr 2011

Ad-Personam

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Pensare che si è partiti col dire "no, che dite pericolosi comunisti, le sue non sono leggi ad-personam", ora siamo arrivati a dire che le leggi sono si ad-personam, ma perchè è giusto che sia così.

11 apr 2011

Son dubbi

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Oggi Silvio invece, ha detto che ha dato i soldi a Ruby perchè non si prostituisse, cioè ha detto che la nipote di Mubarak, cioè la nipote del presidente dell'Egitto, cioè la nipote del dittatore egiziano che ha nascosto soldi in ogniddove, era talmente povera da dover prostituirsi per poter aprire un centro estetico.
Perchè lui credeva che Ruby era la nipote di Mubarak, l'ha votato tutta la sua maggioranza.
E la nipote di Mubarak voleva fare l'estetista in Italia. Bah.

28 mar 2011

Due Cose

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Mentre chi governa davvero e tira le fila del mondo si riunisce in teleconferenza, che io me li vedo questi, tutti da casa con Skype a fare sta cosa col wifi che va a singhiozzo; Silvio, che millantava grande peso in politica estera, non se lo fila nessuno. Del resto è a capo del paese confinante, che sarà mai, Silvio.
Chissà che ottimi risultati dalla campagna in Libia, a cent'anni dalla precedente. Campagna alla quale l'Italia collabora dopo aver firmato qualche mese fa, tra un amazzone in tenda e un circo di cavalli berberi, un trattato col Gheddafi di non intervenento e collaborazione in un eventuale intervento militare di chiunque in Libia.
Poi dice che alcuni italiani hanno paura delle ritorsioni del Gheddafi.
E comunque, mentre Lampedusa esplode, la vera indecenza e urgenza, in Italia, rimane la giustizia, occupata dai comunisti.
E poi c'è Silvio, la vittima, che improvvisa uno show davanti al palazzo di giustizia.
Poi uno dice.

11 mar 2011

Windows Phone 7

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Microsoft..Windows..parole che fanno girare la testa direbbe qualcuno; parole che fanno accapponare la pelle dico io..
Ciò nonostante c'era curiosità attorno a questo Windows Phone 7, e il prezzo dell'LG E900 "Optimus7" era particolarmente ghiotto, specialmente su eBay. Fatto l'acquisto, a causa di questa mia scellerata curiosità verso il mondo mobile, eccomi a provare il Windows Phone 7. A dire il vero provato brevemente, anche perchè non è che ci sia molto da provare, il telefono è intuitivissimo, tutte le sue funzioni vengono alla luce immediatamente, e il market non è che sia proprio fornitissimo di app, almeno paragonandolo all'App Store di Apple, anche se è come chiedersi se sia più alto Davide o Golia.

Ma venendo alla fredda cronaca vado a narrare la mia esperienza da utente medio con qualche conoscenza.

Effettuato l’unpackaging, esteriormente l'LG si presenta molto bene: bello, e nonostante il prezzo relativamente basso rispetto alla concorrenza, fatto con materiali di qualità, migliori del Samsung Galaxy S per dire, e presenta i soliti tasti di accensione, il bilanciere del volume, l'attacco alla micro (o mini non lo so, un giorno mi documenterò sulla loro differenza) usb coperto da un coperchietto che dimenticarlo aperto lo renderebbe talmente fastidioso che è impossibile dimenticarlo aperto, il classico jack per le cuffie e i tre tasti windows: home, cerca e indietro. In più rispetto all'iPhone, c'è un simpaticissimo tastino per scattare le foto che fa sì che il telefono possa essere manovrato quasi come una vera macchinetta fotografica, e cioè mantenendolo orizzontale e scattando con l'indice senza fare i tipici equilibrismi con il pollice necessari con l’iPhone o con alcuni degli altri smartphone. Inoltre se il telefono è in stand by, con questo simpatico pulsante si avvia direttamente la macchina fotografica. Dietro, il coperchio della batteria è in metallo, scelta stilisticamente molto bella, e troviamo una fotocamera da 5 megapixel col flash e lo specchietto per fare gli autoscatti (almeno io ho sempre creduto che quella superficie rotonda e riflettente molto piccola, servisse appunto, per farsi gli autoscatti), manca infatti una fotocamera frontale. Il display è da 3,8 pollici e il terminale e un pelino più grande dell'iPhone.

Da acceso il display è molto buono e luminoso, ma ovviamente non può reggere il confronto con quel piccolo miracolo di Apple che si chiama Retina Display in quanto a risoluzione. Alla prima accensione WP7 mi chiede di impostare l’account di Windows Live, cosa che mi consentirà poi di accedere al market. Dopo due o tre schermate di configurazione, dove si vanno ad inserire il suddetto account, l’ora, la data e la lingua, accedo alla schermata Home del telefono. Questa è composta da tante icone giganti e quadrate chiamate “Live Tiles”, che potete vedere più chiaramente su Youtube, che a scriverlo non rende molte bene l’idea. Di queste si può scegliere il colore, e si può personalizzare lo sfondo della schermata: bianca o nera. Queste “Tiles” rappresentano, secondo me, la vera innovazione di WP7 e sono diverse da tutto quello che si è visto finora: si scorrono verticalmente e si aggiornano continuamente. Quella relativa all’app dei messaggi per esempio è rappresentata dall’emoticon :-), che diventa ;-) quando si ha un messaggio non letto, :-O quando i messaggi non letti sono molti. Piccoli piacevoli dettagli. Da notare che quando il telefono è in stand by inoltre, nella schermata di blocco, sono notificati quanti messaggi, mail vi sono arrivati e gli appuntamenti: da questo punto di vista quello che manca su iPhone qui c’è.
Accedo alla rubrica che, come per Android, viene aggiornata over the air con la rubrica di Google,una volta fatta la sincronizzazione, roba da pochi secondi, si possono poi associare i contatti di Facebook, e col prossimo aggiornamento anche quelli di Twitter. Debbo dire che io adoro sta cosa della rubrica che si associa ai social network: soprattutto perché cambiano le foto dei contatti ogni volta che il contatto cambia la sua foto su twitter o sul profilo di facebook. Entrando nella rubrica contatti, per ogni contatto si vedono anche eventuali aggiornamenti del suo stato su facebook .

Poi nelle impostazioni vado a impostare tutti gli account delle mail e si va a creare così una Tile nella home per ogni account mail: questo non mi è piaciuto molto perché se uno aggiunge quattordici account si trova con quattordici icone, preferivo un’icona Mail generale come sull’iPhone. A dire il vero non so se associando il tutto con Outlook di Microsoft le cose cambino. Comunque vado a impostare i miei account GMail e Yahoo semplicemente inserendo indirizzo mail e password e, incredibile per un prodotto Microsoft, tutto funziona subito.

Dalla parte della multimedialità, scarico il Windows Phone 7 Connector direttamente dall’App Store per Mac e anche qui, tutto funziona bene e al primo colpo, cosa normale per Apple, un po’ meno per Microsoft. Sincronizzo subito i podcast, la musica e qualche foto. Questo software che Microsoft ha realizzato per noi utenti Mac, debbo dire che è fatto molto bene, elegante e in pieno stile Apple, permette di sincronizzare foto, video, musica e podcast. In più da qui si installanno gli aggiornamenti, si formatta il telefono. E soprattutto funziona. Scusate se insisto, ma per quella che è la mia esperienza, io resto sempre stupito quando un prodotto Microsoft funziona bene.

Ultima cosa: il market e la app. Purtroppo il market delle app è giovane e si vede: ci sono poche app e mancano alcune app per me fondamentali: Waze, Tom Tom e Whatsapp tra tutte. Comunque dicono sia in crescita e quelle app che ho provato (solo quelle gratuite) sono fatte bene e in pieno stile WP7. Apparte quella di Twitter che non mi è piaciuta tanto. Una pecca del Market, è quella di non essere diviso tra app e musica, e se si fa una ricerca con un nome ad esempio “Twitter” escono tra i risultati sia le app che la musica. E devo dire che ci sono un sacco di gruppi che hanno nel nome, o nei titoli delle canzoni, la parola Twitter.

Concludendo LG ha realizzato un ottimo terminale e questo WP7 mi è piaciuto proprio: è bello da vedere e da usare, ed è una cosa nuova. Fantastica la scelta dei font giganti che non ci stanno sullo schermo, e la grafica minimal che contraddistingue tutte le app (come prima, su Youtube si vede bene). La filosofia è chiusa, come quella dell’iPhone, quindi sicuramente non piacerà a molti, e forse il fatto di non rappresentare una reale alternativa rispetto all’iPhone da questo punto di vista, lo pone un po’ in difficoltà. Inoltre ha esordito con notevoli mancanze: manca il copia-incolla e manca il multitasking, come i primi iPhone: con la differenza che a quei tempi l’iPhone se lo poteva permettere, al giorno d’oggi è stato un errore da parte di MS uscire con un OS già inferiore alla concorrenza sotto questo aspetto. Sta uscendo però in questi giorno il super aggiornamento che aggiungerà queste funzionalità.
Crescendo penso che diventerà un ottimo sistema operativo, soprattutto adesso che verrà montato sui Nokia e il mercato si allargherà, essendosi costituito di fatto un “tripolio”.

L’iPhone con iOs continua ancora a dominare indiscusso, soprattutto per le app, ma questo WP7 non è per niente male e io lo consiglierei.
E se lo volete il mio è già tornato su eBay.

10 mar 2011

Che dire.

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Che dire di questi tre simpaticissimi che cercano di corrompere una lavoratrice presumo dell'anagrafe marocchina, per far invecchiare Ruby di due anni?

E che dire di questo Silvio che adesso, e da un pò di anni a dire il vero, parla di tangentopoli come il peggiore dei mali del millenio, mentre nel '94 voleva Di Pietro come ministro del suo governo e il fedele Fede aveva un giornalista, ora seguace del divino, quotidianamente a fare l'elenco degli arresti importanti?

26 feb 2011

iOS 5

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Io, se iOs5 non avrà:

una migliore integrazione coi social network, per tutto quello che concerne le app di serie, e cioè se, per esempio, dall'app immagini, scegliendo condividi, io non posso inviare direttamente a facebook o a twitter ma solo a Mail o all'app dei messaggi;

una rubrica migliorata, che integri i suddetti social network coi contatti, così come già fanno i temibili concorrenti Android soprattutto, e Windows Phone 7, secondo me sottovalutato, quest'ultimo;

un calendario/agenda migliorato, che faccia apparire anche nella lock screen i vari appuntamenti;

ecco, se tutto ciò almeno non ci sarà, io penso che iPhone sarà pronto a cedere il passo.

Ma secondo me le avrà, e io qui, attento lettore, ho reso note un pò delle mie previsioni.

24 feb 2011

Canederli

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Io, domenica con la mia bella sono andato al lago. Che mi credevo che al lago avremmo incontrato una bella giornata, con i bar aperti e le famiglie che passeggiavano con i passeggini e i cani, approfittando della bella giornata primaverile, e magari avremmo mangiato un gelato, eludendo il freddo di febbraio. Perché se c’è una cosa che ho notato è che i cani portati a passeggio dai loro padroni nei luoghi di villeggiatura, quando non è stagione di villeggiatura, non mancano mai. Provate voi ad andare a Jesolo adesso, per esempio. E invece non c’era proprio nessuno e proprio niente e abbiamo incontrato solo le anatre. Quelle non mancavano proprio e popolavano il lago trionfalmente, bagnandosi il colorato piumaggio nelle quiete acque, senza che nessuno le disturbasse. A un certo punto è arrivato un piccolo bambino, col cane, perché non mancano mai le simpatiche bestiole, nei luoghi di villeggiatura quando non è tempo di villeggiatura, che dava loro da mangiare del pane.
Io e la mia bella però siamo rimasti lo stesso un po’ delusi, e allora siamo andati su in città, e abbiamo mangiati i canederli. Buoni.

14 feb 2011

Turbamenti

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Al mattino c’è ancora il tizio con l’ X5 che va a 40 km all’ora, non lo incontro sempre, ma quando lo incontro la cosa mi turba, anche perché ce l’ho sempre davanti e non lo si riesce neanche a superare, questo che se ne va in giro con questa carovana.

Nel frattempo, mi sono affacciato al mercato immobiliare, e da neofita, ho cominciato a guardare gli affitti e, sempre da neofita, mi è presa una gran depressione quando ho scoperto che 400 euri di affitto al mese non sono il picco più alto nel mercato degli appartamentini, ma sono la media. Qua in queste nordiche terre intendo.
Sempre da neofita del settore poi, mi è venuta una gran depressione dopo aver velocemente stilato un rapporto stipendio/affitto e averne tratto due conclusioni.

Cheppoi lo stipendio è un bel dilemma sapere se lo hai alto o basso o giusto, anche perché attorno allo stipendio c’è tutta un’omertà che mai nessuno dice all’altro collega quanto prende di stipendio. Bah.

E poi c’è questo che con quell’enorme X5 va a 40 all’ora e si aggiunge turbamento al turbamento..

20 gen 2011

Samsung Galaxy S - Cronaca

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Fatto sta, cari lettori, che incuriosito da sto Android, che tanto fa parlare di sè in rete, da tempo volevo provarne uno, e così quando ho visto un’offerta alla Fnac per un Samsung Galaxy S, mi son precipitato a fare un bonifico, che tanto poi c’è sempre eBay.
All’inizio in preda all’entusiasmo per il nuovo gingillino, preventivavo anche di vendere l’iPhone e tenermi il Galaxy S, se Android mi avesse convinto, in attesa dell’ iPhone 5.

Così dopo pochissimi giorni il Galaxy S è arrivato, la Fnac è veramente veloce nelle spedizioni.

Premetto che io uso Apple da anni e totalmente e quindi i confronti con l’iPhone durante l’uso si sono sprecati, e che non mi definisco uno smanettone, ma neanche uno che ne capisce poco.

Comunque, arriva sta scatola e la apro. Il packaging consta di una scatola nera e minimale e al suo interno il Galaxy S e il suo Android 2.1 Eclair, dormono sopra un cartoncino nero a mo’ di iPhone, sotto vi sono i libretti delle istruzioni e la garanzia dentro a una scatolina nera a mo’ di iPhone, e ancora sotto tutti i cavi dentro a dei sacchettini, questo un po’ meno a mò di iPhone. Estraggo il Galaxy S. Appena preso in mano il Galaxy mi è sembrato gigante, i suoi 4 pollici del display AMOLED si fan ben sentire a confronto dei 3,7 a cui ero abituato. Prima di accenderlo mi soffermo a guardarne l’estetica e debbo dire che è molto simile al mio vecchio iPhone 3G, solo più ingrassato. Sembra finissimo, ma è tutto un inganno ottico dettato dagli angoli smussati, infatti messo uno accanto all’altro sulla mia scrivania, l’iPhone4 è più sottile. Nell’inserire batteria e sim, noto che il coperchio posteriore sembra troppo leggero e plasticoso, controllo bene ma noto che non ci sono scricchiolii e gli accoppiamenti delle plastiche sono ben realizzati, c’è quindi una sensazione di solidità, bravi ingegneri della Samsung. Proseguendo, balza ai miei occhi in alto a destra lo sportellino per la microusb, per attaccarci il cavetto e il caricabatterie: non mi piace, so che lo dimenticherò sempre aperto. Non mi piacciono nemmeno i due tasti fisici a lato del tasto Home, abituato ad avere tutto touch, ma è solo una questione di abitudine.
Esteticamente nel complesso, la differenza con l’iPhone4 però si vede, e il perché dei 150€ di differenza tra uno e l’altro cominciano ad essere chiari.

Lo accendo e comincio, il test che prevedo di far durare almeno una settimana, per cui ripongo l’iPhone dentro la sua scatola: durerà poco, perché subito domenica mi serve il Tom Tom, ma questo è un altro discorso.

L’enorme display non delude anche se è meno luminoso dell’iPhone e al retina display si fa fatica a disabituarsi, ma è gigante e non pensavo che 0,3 pollici si sentissero così tanto. Inoltre i neri sono eccezionali, quelli dell’iPhone4 a confronto sembrano grigi scuri.

Tra le prime cose da fare c’è da impostare l’account di Google, altrimenti non funziona nulla, in questo modo il telefono, se si ha modo di essere connessi a internet, in 2 secondi si aggiorna e si sincronizza con tutto quello che avete di sincronizzabile su tale account, se lo avete ‘sto account, sennò è obbligatorio crearlo. Quindi rubrica, posta, calendario.. In particolare la rubrica che, oltre a quella di Google, si può associare anche a Facebook e a Twitter, è molto bella. Sarebbe bello che anche il prossimo iOS di Apple lo facesse, ma penso che lo farà visto che è la direzione che stanno prendendo tutti. Quella di una maggiore integrazione con i social network, intendo. Nel calendario appariranno così anche tutti i compleanni.

Mentre faccio tutto ciò però, si fa strada in me una riflessione: e se uno non ha la possibilità di andare in internet col telefono? E se uno non ha ancora un piano dati e non conosce nessuno con la wi fi, che fa? E se non ha un account con Google o semplicemente non vuole mettere la sua rubrica sul cloud (cioè nei server di Google)?E se Google esplodesse nella notte? Non mi piace molto questa soluzione, preferisco quella di iPhone accoppiato ad iTunes e tutto che viene salvato in loco, anche perché con Android non c’è possibilità di backup sul proprio computer con relativa possibilità di ripristinare il telefono in pochi secondi, cosa che torna comoda anche se si passa al modello successivo dello stesso telefono: con l’iPhone infatti in pochi secondi si ha nel nuovo telefono le stesse impostazioni, la stessa rubrica, gli stessi sms, con Android no, ed eventualmente il back up va fatto sulla SD del telefono mediante l’utilizzo di un app da scaricare dal market. Secondo me non è molto comodo, specialmente se a uno il telefono glielo rubano, o lo perde. Con l’SD dentro.

Android, nella sua versione 2.1 a prima vista si presenta simile all’interfaccia di iOS, solo che qui abbiamo una home dove mettere le applicazioni che si usano spesso o i vari widget, e un’altra home dove tenere tutte le app scaricate, visto che qui si scarica tutto sul telefono OTA (over the air), come detto prima. Il telefono è lo smartphone classico, con le sue millemila app da scaricare per ogni bisogno e per colmare ogni lacuna, i giochi graficamente bellissimi, il GPS, la bussola e tutte ‘ste cose.
Io scarico subito Facebook, Twitter e Foursquare, Angry Birds, Whatsapp, e devo purtroppo notare, e questo capiterà anche con altre app scaricate successivamente, che, a parte foursquare e il giochino di angry birds, sembrano tutte la brutta copia di quelle per iPhone: sia graficamente che, soprattutto per usabilità. Solo Twitter, ad esempio, ha il refresh mediante scroll. Gli aggiornamenti delle app, poi, arrivano sempre dopo. Facebook ad esempio ha appena avuto la chat, mentre su iPhone c’è sempre stata.
Inoltre un’altra piaga del telefono Galaxy S mi si sta per svelare: Android non gestisce per niente bene il multitasking e dopo un po’ comincia a diventare di una lentezza incredibile. Apprendo leggendo svariati forum e blog che è tutto normale e a intervalli regolari le app vanno “killate”, con apposite applicazioni da scaricare dal market. Io non so gli Androidiani, ma a me, abituato alle infinite apps che restano aperte su iPhone senza dare nessun rallentamento questa cosa fa girare un po’ le balle.

Rimango abbastanza interdetto, e quasi non ci credo che Android sia così “scarso”, mi viene quasi da imputarne la colpa a Samsung, visto che ogni casa produttrice lo personalizza per i suoi telefoni e quindi Android non è uguale per tutti a differenza di iOS e dell’iPhone che è uno solo.

Penso di aggiornare il telefono, magari qualcosa migliora, visto che denoto anche problemi al GPS, che ci impiega un’eternità ad agganciare i satelliti, e quindi Foursquare e soprattutto Waze, sono quasi inutilizzabili.

Sebbene sia uscito Android 2.3 “Gingerbread”, leggo che per il Galaxy S è da poco disponibile il 2.2 “Froyo”, e neanche per tutti, ma qui è colpa di Samsung e delle sue poltiche commerciali, sempre per il fatto che Google rilascia gli aggiornamenti e poi sta alle case produttrici dei telefoni decidere se e come dispensarli.

Tutti gli Android ricevono gli aggiornamenti via OTA, ma il Samsung no, bisogna quindi installare il software Kies di Samsung, che è una specie di iTunes, ma il Kies non c’è per Mac e allora devo installare Windows sulla macchina virtuale del Mac; ‘sto Kies a detta di tutti è un programmaccio e per farlo partire con tutti i suoi bravi driver devo installarlo due volte infatti, in più per far vedere il Galaxy S al Mac devo entrare nelle impostazioni del telefono e impostare “USB” in “debug”, come fossi uno sviluppatore, il tutto per poi vedere che per un motivo sul quale non ho più avuto le forze per indagare, il mio Galaxy S non era ancora aggiornabile. Una bella comodità insomma.

Dopo questa ultima, il telefono è tornato nella scatola, io mi son ripreso l’iPhone4 con grossa gioia e adesso il Galaxy S è lì bello su eBay, che aspetta di essere adottato.

Mi è dispiaciuto concludere questa esperienza così presto, di Android ho apprezzato molto la personalizzabilità, il fatto di poter installare una app per gli SMS come mi aggradava per esempio, cosa non possibilie su iPhone, non ho mai ben capito perché, e il fatto che ci fosse la radio FM che su iPhone non c’è e questa è un’altra cosa di iPhone che non mi è mai andata giù.

In conclusione, penso che Android sia, nonostante tutto, un ottimo sistema operativo, soprattutto per come lo si può personalizzare con tutte quelle Rom (cucinate le chiamano) che si trovano nel pazzo mondo di Internet, o che uno che ne sa si può creare. Però sconta il fatto di essere distribuito su molti telefoni diversi, e non so dire se le mie vicissitudini siano colpa di Android o Samsung, ma io nel complesso non mi sono trovato bene, sarà anche perché ormai ho un’età e preferisco le cose che funzionano subito, senza impicci e senza star là sere intere per capire “come fare per..”.
Inoltre col Mac non si voleva parlare e mi pareva di essere tornato a 5 anni fa quando neanche per il mio Nokia 6630 c’erano software per il Mac. La confusione che c’è per gli aggiornamenti, il modo amatoriale che c’è per farli inoltre, anche questo mi ha fatto tornare alla mente quando smanettavo sui miei primi smartphone, prima della rivoluzione iPhone.
Insomma Android è un bel sistema alternativo, diverso da iOS e filosoficamente bello per la sua natura aperta e modificabile, ma secondo me, valutandone l’utilizzo finale, il fatto di telefonare o ascoltarci la musica o navigare in internet o usare le app, il confronto lo vince iOs.

19 gen 2011

Tre Cose

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Nella nebbia, i fanali retronebbia, vanno spenti quando c'è una vettura che ci segue da vicino.

Dovrebbero fare in modo che gli anziani, soprattutto se sono avvezzi al guidare portando un simpatico copricapo, fosse interdetta la guida prima delle ore 10 del mattino.
Il traffico nelle ore di punta ne trarrebbe sicurio giovamento.

Ciò che accomuna le donne nell'entourage di Silvio Berlusconi, sono le labbra a canotto. Avete notato?

E' tutto.

13 gen 2011

Una sul lavoro

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Io vorrei proprio vedere. A me piacerebe proprio che si scatenasse una rivoluzione socioculturale nei modi di vivere della gente, nel loro consumare; che ci fosse una trasformazione nell’economia che neanche Marx, Engels o Smith, avrebbero saputo dire. E mi piacerebbe che per contrappasso, all’improvviso, per qualche ragione, a questi moderni imprenditori della delocalizzazione, a questi imprenditori del contratto a chiamata, capitasse tra capo e collo, tanto di quel lavoro che dovessero essere loro a far carte false per assumere la gente. Che fossero costretti ad alzare gli stipendi per far gola a nuovi operai, per attrarli a lavorare nelle loro aziende. Che dovessere contrattare al rialzo per assumere la gente: chi offre un contratto a tempo indeterminato, chi offre ferie pagate, chi offre addirittura stipendi dignitosi. Tutti a battagliare per l’operaio. E allora vorrei vedere gli operai o gli impiegati che si fanno sberleffi, di questi imprenditori del ribasso e che gli dicono “beh, voi non ci date le garanzie che vogliamo noi? Beh allora il lavoro fatevelo voi che noi andiamo tranquillamente a lavorare a Canicattì che là c’è un altro imprenditore che ci dà di più”.

E invece arriva questo, che siccome veste col maglione e la camicia sembra essere anche uno che arriva dal basso, e che in poco tempo sta smantellando gli ultimi 50 anni di conquiste sociali dei lavoratori, e che se qualcuno dice qualcosa dice pure che gli operai possono pure fare quello che vogliono, tanto se a lui non sta bene, se gli costa troppo, lui prende baracca e burattini e se ne va da un’altra parte e nessuno lavora più, che non son più tempi questi per accampare richieste. Un po’ come da piccoli al campetto, quando si litigava e arrivava sempre quello che aveva il potere, cioè il pallone, e diceva che se non si faceva come voleva lui, lui e il pallone se ne andavano via.

Sembra dimenticarsi di quando la sua azienda statalizzava così bene le perdite e privatizzava gli utili. Quando lo stato, cioè noi, cioè i suoi lavoratori, pagavano per far andare avanti la baracca che poi è diventata la sua, di baracca.

Che poi io li vorrò vedere, se mai sarà, questi imprenditori della delocalizzazione cosa faranno quando i paesi dell’est prima, la Cina poi, arriveranno al nostro grado di benessere sociale e i lavoratori esigeranno i loro diritti facendo salire il costo del lavoro. Chissà dove delocalizeranno poi.